Tende da sole

La tenda da sole è un dispositivo creato per oscurare parti di edifici come balconi, terrazze e finestre. Possono essere di varie tipologie e materiali: scegliere accuratamente ognuno di questi elementi in base alle proprie esigenze, rende più efficace la loro funzionalità, può abbellire la facciata su cui viene montata e contribuisce ad un notevole risparmio energetico dell’intero edificio in questione.

In questo sito illustreremo tutto il necessario per affrontare la decisione dell’acquisto.

Materiali usati per le tende da sole

In genere, le tende da sole vengono realizzate con particolari tipi di tessuti: le fibre 100% in acrilico sono sicuramente le più resistenti. Il rischio di strappi e scolorimento per l’esposizione ai raggi solari, è molto inferiore rispetto ad elementi naturali come il cotone. Un materiale simile in quanto resistenza è il pvc.

Oltre alla composizione delle fibre, è importante tenere in considerazione anche il colore e lo spessore delle tende, in quanto lo scopo primario è quello di proteggere la pelle dalle radiazioni ultraviolette. Più il colore è scuro e più sono spesse, maggiore è la quantità di raggi trattenuti. Il lato negativo delle tende scure è che attirano più facilmente il calore.


Struttura di una tenda

Il telaio delle tende da sole è composto da scheletro portante di metallo che mantiene rigido e steso il telo, che ripara da agenti atmosferici quali sole e pioggia. Altri elementi sono:

  • Il tubolare, che regge interamente la tenda
  • Le guide, dove scorrono le tende quando si aprono e si chiudono
  • Le cerniere
  • I bracci estensibili
  • I supporti d'aggancio, per agganciare appunto le tende a muro o a pavimento.

Elementi opzionali sono il cassonetto e la fodera: conservano la tenda arrotolata e la proteggono da polvere e vento.

Tipologie di tende da sole

La tipologia di tenda tra cui scegliere è vincolata dal tipo di struttura da cui è composta e dall’ambiente in cui deve essere installata. Possono essere manuali o motorizzate, a scelta in base alle possibilità economiche.

Le tende a bracci sono comunemente utilizzate per i balconi: aprono il telo tramite due bracci estensibili. Lo svantaggio è che sono più vulnerabili alle intemperie.

Le tende a caduta scendono in verticale e offrono una protezione frontale e laterale. Possono sporgere oltre il balcone per far entrare luce e aria.

Le tende a capottina si aprono lungo una struttura a ventaglio sulla zona da riparare, creando appunto una capottina molto bella da vedere.

Le tende ad attico sono ideali per coprire spazi di grandi dimensioni, come terrazzi e giardini. Sono composte da guide laterali e una struttura da agganciare al muro e da poggiare a terra.

Stessa cosa per le tende a pergolato, per cui il telo passa tra le travi o si apre e si chiude a pacchetto.


L’ombrellone è una variante non fissa delle tende da sole, facilmente movibile e ideale per le piccole superfici. Il fusto è fissato su una base in pietra, metallo o plastica, che garantiscono la stabilità e l’equilibrio del dispositivo. Ad eccezione di quest’ultimo, le tende da sole vengono realizzate su misura.

Manutenzione e pulizia

Per mantenere più durature le tende da sole è necessario attuare dei semplici accorgimenti:

  • Chiudere la tenda quando sta per piovere e riaprirla successivamente per farla asciugare. Se è molto bagnata, non arrotolarla.

  • A fine stagione, pulire la tenda con detersivi delicati o una spazzola non troppo dura.

  • Controllare che non ci siano parti scucite o giunture allentate. In caso contrario, consultare e fare intervenire un esperto.

Detrazioni fiscali

La Legge di Bilancio 2017 ha prorogato i benefici fiscali fino al 31 dicembre 2017. L’agevolazione consiste nel riconoscimento di una detrazione dalle imposte sui redditi (irpef e Ires) pari al 65% delle spese sostenute per migliorare la prestazione energetica degli edifici. Per avere diritto alle detrazioni fiscali per l’acquisto delle tende da sole è necessario essere:

  • Titolati di un diritto reale sull’immobile

  • Condòmini, per gli interventi sulle pareti comuni

  • Inquilini

  • Familiari fino al terzo grado

  • Chiunque detenga l’immobile in comodato

L’edificio deve essere esistente, dotato di impianto di riscaldamento e in regola con il pagamento di eventuali tributi.

La detrazione non può superare il limite massimo, che varia da trentamila a centomila euro.

In mancanza di una proroga, da 1 gennaio 2018 l’aliquota per il bonus fiscale sarà ridotta al 36%. Conviene, pertanto, effettuare le spese di riqualificazione energetica entro l’anno corrente.